Beppe Grillo torna sull’argomento, da lui per prima denunciato all’opinione pubblica, dopo l’articolo di Repubblica del 23 settembre sulla questione Moratti-Saras:
Che Saràs, Saràs...
Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa:
“Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.”
Emmeemme farfugliò di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque mi bastano.
Diciassette mesi dopo il post “Senza rubare”, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico della Procura di Milano ha descritto l’operazione Saras in 400 pagine.
Il consulente, come riportato da Repubblica: “ha ipotizzato che l’incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro”.
In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro.
Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:
- “E’ vitale che davanti al prezzo ci sia un 6”, Federico Imbert, Jp Morgan
- “Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, così quella parte non la vedremo per lungo tempo” Emilio Saracco, Jp Morgan
- “Parlato a lungo con Miccichè di Intesa. E’ contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E’ personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l’esposizione sua e di Passera con i Moratti. E’ stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti” Federico Imbert, Jp Morgan.
Che Saràs, Saràs …:
- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro
- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro
- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro
- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro
- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.
...dal blog di Beppe Grillo
lunedì 29 settembre 2008
giovedì 25 settembre 2008
Facciamoci sentire!
Talk about asr sposa l’iniziativa di Marione.net:
"Vergogna a Genova. La terna arbitrale ci fa perdere la partita.
La Segreteria Generale della Lega Calcio cura il regolare svolgimento dei Campionati di Serie A e B, della Coppa Italia e della Supercoppa di Lega, questo è il loro indirizzo mail:
segregen@lega-calcio.it
Non inviate insulti, fareste il loro gioco, ma una parola sola: Vergognatevi."
"Vergogna a Genova. La terna arbitrale ci fa perdere la partita.
La Segreteria Generale della Lega Calcio cura il regolare svolgimento dei Campionati di Serie A e B, della Coppa Italia e della Supercoppa di Lega, questo è il loro indirizzo mail:
segregen@lega-calcio.it
Non inviate insulti, fareste il loro gioco, ma una parola sola: Vergognatevi."
martedì 23 settembre 2008
Repubblica: falso in bilancio Saras. 500 milioni per coprire il debito di Moratti
Tempi di rivalsa e di soddisfazioni per Talk about asr. Dopo il post del 12 settembre sono contento e fiero di scrivere anche questo.
Quel che sostenevo in Conoscere l'avversario... a volte gratifica anche se si arriva secondi, soprattutto in merito alla Saras a Moratti all’Inter e mentre si era in piena lotta per il titolo di Campione d’Italia 2007/08, non era solo frutto di una mia farneticante fantasia. Che poteva esser un post folle lo si poteva pensare visto che nessun organo di stampa rilevante ne parlava e, figuriamoci se uno poteva dar retta al primo blogger di turno. Blogger, parola invisa ai più.
Oggi, 23 settembre, nelle pagine de la Repubblica esce un articolo in cui si legge che il consulente tecnico della procura di Milano ipotizza che l’incasso della quotazione 'gonfiata' di Saras sia servito soprattutto per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni.
Riprendo da Dagospia i passaggi salienti del pezzo pubblicato a firma di Walter Galbiati per la Repubblica:
Quel titolo valeva tra 4 e 5 euro per azione. Invece le banche e la famiglia Moratti lo hanno piazzato sul mercato a 6 euro. E per farlo, secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura di Milano, Marco Honegger, non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti nel prospetto informativo. Che la quotazione di Saras, la società di raffinazione di Sarroch, non fosse stato un grande affare per il mercato, lo si era capito fin da subito, quando il giorno successivo alla quotazione, avvenuta il 18 maggio 2006, il titolo aveva perso oltre il 10 per cento del suo valore. Il consulente tecnico ha ricostruito in un documento di oltre 400 pagine i motivi di quella debacle. E ha ipotizzato che l´incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni.
Tutti, gli analisti, i banchieri e gli investitori istituzionali avevano capito, durante le varie tappe che hanno portato la Saras in Borsa, che quella valorizzazione era troppo elevata, eppure nessuno ha fatto nulla per correggere il tiro. Un dato è emerso chiaramente dall’analisi di Honegger: l’utile di gruppo, il principale indicatore su cui calcolare il valore della società, era "gonfiato". «Si è potuto riscontrare che l’informativa da Prospetto - scrive il consulente - non aveva evidenziato l’esistenza di una considerevole componente di utili non ricorrente nei dati storici, dati unici su cui basarsi per la decisione di investimento (quantomeno per il pubblico indistinto)».
La mancanza si riferisce all’utile 2005, pari a 292,6 milioni di euro. Una cifra riportata tale e quale nel prospetto, senza avvisare i risparmiatori che il dato era "gonfiato" da utili derivanti dalle scorte di magazzino. Dalla documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza presso Jp Morgan, una delle banche advisor per la quotazione, invece, emerge chiaramente che nei report su Saras redatti prima della quotazione, gli analisti, compresi quelli di Morgan Stanley e Caboto di Banca Intesa (gli altri due advisor dei Moratti) prendono in considerazione gli utili depurati ("comparable") per calcolare il valore delle società di raffinazione.
A febbraio 2007, in un comunicato, la società svela che l’utile netto rettificato per il 2005 è di 230 milioni di euro. Con questi profitti, il valore per azione di Saras sarebbe stato tra i 4,1 e i 5,1 euro e non tra i 5,25 e i 6,5 euro, come indicato nel prospetto.
Un altro banchiere di Jp Morgan, Emilio R. Saracho (probabilmente del private banking) svela in una e-mail un ulteriore dettaglio: «Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, e così quella parte non la vedremo per lungo tempo». Vai alla versione integrale...
È tempo di cambiare. Non si tratta più di un gioco e questo non è solo Calcio. Spero che stavolta almeno se ne cominci a parlare, spero che i principali media facciano il loro dovere e diano il giusto risalto alle notizie, senza condannare o giudicare a priori. È tempo di lavorare.
Quel che sostenevo in Conoscere l'avversario... a volte gratifica anche se si arriva secondi, soprattutto in merito alla Saras a Moratti all’Inter e mentre si era in piena lotta per il titolo di Campione d’Italia 2007/08, non era solo frutto di una mia farneticante fantasia. Che poteva esser un post folle lo si poteva pensare visto che nessun organo di stampa rilevante ne parlava e, figuriamoci se uno poteva dar retta al primo blogger di turno. Blogger, parola invisa ai più.
Oggi, 23 settembre, nelle pagine de la Repubblica esce un articolo in cui si legge che il consulente tecnico della procura di Milano ipotizza che l’incasso della quotazione 'gonfiata' di Saras sia servito soprattutto per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni.
Riprendo da Dagospia i passaggi salienti del pezzo pubblicato a firma di Walter Galbiati per la Repubblica:
Quel titolo valeva tra 4 e 5 euro per azione. Invece le banche e la famiglia Moratti lo hanno piazzato sul mercato a 6 euro. E per farlo, secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura di Milano, Marco Honegger, non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti nel prospetto informativo. Che la quotazione di Saras, la società di raffinazione di Sarroch, non fosse stato un grande affare per il mercato, lo si era capito fin da subito, quando il giorno successivo alla quotazione, avvenuta il 18 maggio 2006, il titolo aveva perso oltre il 10 per cento del suo valore. Il consulente tecnico ha ricostruito in un documento di oltre 400 pagine i motivi di quella debacle. E ha ipotizzato che l´incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni.
Tutti, gli analisti, i banchieri e gli investitori istituzionali avevano capito, durante le varie tappe che hanno portato la Saras in Borsa, che quella valorizzazione era troppo elevata, eppure nessuno ha fatto nulla per correggere il tiro. Un dato è emerso chiaramente dall’analisi di Honegger: l’utile di gruppo, il principale indicatore su cui calcolare il valore della società, era "gonfiato". «Si è potuto riscontrare che l’informativa da Prospetto - scrive il consulente - non aveva evidenziato l’esistenza di una considerevole componente di utili non ricorrente nei dati storici, dati unici su cui basarsi per la decisione di investimento (quantomeno per il pubblico indistinto)».
La mancanza si riferisce all’utile 2005, pari a 292,6 milioni di euro. Una cifra riportata tale e quale nel prospetto, senza avvisare i risparmiatori che il dato era "gonfiato" da utili derivanti dalle scorte di magazzino. Dalla documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza presso Jp Morgan, una delle banche advisor per la quotazione, invece, emerge chiaramente che nei report su Saras redatti prima della quotazione, gli analisti, compresi quelli di Morgan Stanley e Caboto di Banca Intesa (gli altri due advisor dei Moratti) prendono in considerazione gli utili depurati ("comparable") per calcolare il valore delle società di raffinazione.
A febbraio 2007, in un comunicato, la società svela che l’utile netto rettificato per il 2005 è di 230 milioni di euro. Con questi profitti, il valore per azione di Saras sarebbe stato tra i 4,1 e i 5,1 euro e non tra i 5,25 e i 6,5 euro, come indicato nel prospetto.
Un altro banchiere di Jp Morgan, Emilio R. Saracho (probabilmente del private banking) svela in una e-mail un ulteriore dettaglio: «Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, e così quella parte non la vedremo per lungo tempo». Vai alla versione integrale...
È tempo di cambiare. Non si tratta più di un gioco e questo non è solo Calcio. Spero che stavolta almeno se ne cominci a parlare, spero che i principali media facciano il loro dovere e diano il giusto risalto alle notizie, senza condannare o giudicare a priori. È tempo di lavorare.
domenica 21 settembre 2008
Premio Fair Play per il Cap
È stato Francesco Totti il calciatore più corretto della stagione 2007-2008. Al capitano della Roma è andato il Pallone d’argento. Il numero 10 ha ricevuto il riconoscimento per il fair play prima dell’anticipo contro la Reggina all’Olimpico. Totti è il secondo giallorosso a ricevere il premio intitolato alla memoria del giovane artista Jaime Fiumanò. Suoi predecessori, tra gli altri, Kakà, Toni, Tommasi, Zola, Shevchenko, Zanetti e Ferrara.
(ANSA)
E nella stessa serata di ieri è stata trasmessa la registrazione della puntata in cui Francesco è stato ospite a C’è posta per te, un programma domenicale di Canale 5...
(ANSA)
E nella stessa serata di ieri è stata trasmessa la registrazione della puntata in cui Francesco è stato ospite a C’è posta per te, un programma domenicale di Canale 5...
venerdì 19 settembre 2008
L'album ufficiale del Capitano è in edicola!
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L’esclusivo sticker album Francesco Totti il Capitano è già in tutte le edicole della Capitale e del Lazio.
Preziosi Collection e A.S.Roma presentano, per la prima volta in assoluto, una raccolta da collezione unicamente dedicata all’attaccante giallorosso per tutti i tifosi e gli amanti del calcio in generale.
In totale la collezione si compone di 88 figurine da attaccare su un album di 32 pagine illustrate con le più belle foto selezionate personalmente dal Cap.
L’esclusivo sticker album Francesco Totti il Capitano è già in tutte le edicole della Capitale e del Lazio.
Preziosi Collection e A.S.Roma presentano, per la prima volta in assoluto, una raccolta da collezione unicamente dedicata all’attaccante giallorosso per tutti i tifosi e gli amanti del calcio in generale.
In totale la collezione si compone di 88 figurine da attaccare su un album di 32 pagine illustrate con le più belle foto selezionate personalmente dal Cap.
giovedì 18 settembre 2008
Il Legionario: quando il giornalismo è pura passione
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Tra la giungla di siti, portali e blog dedicati alla nostra Roma ve ne voglio segnalare uno in particolare che nasce come settimanale on-line e si sviluppa sfruttando i diversi mezzi che il web oggi ci offre. Dal webgiornale ai video, dal forum alla chat Il Legionario è in continuo divenire. Giovane, dinamico e soprattutto mosso dalla passione di chi ci collabora ("salvo accordi scritti, la collaborazione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita").
"Il Legionario è un settimanale on line che nasce con l'intento di dar voce ai tifosi giallorossi. Tralasciando alcuni aspetti meramente giornalistici, come il desiderio di cercare o inventare scoop, ci concentriamo maggiormente sulla passione che questo sport fa nascere in noi tifosi, e allo scoop preferiamo la notizia passionale e vera.
Nel corso della sua breve vita, il settimanale ha visto l'avvicendarsi di nomi diversi, e ha dovuto affrontare varie complicazioni, ma ora sembra aver raggiunto un buon equilibrio. Com'è tipico di ogni tifoso giallorosso, non si molla mai."
"Il Legionario è un settimanale on line che nasce con l'intento di dar voce ai tifosi giallorossi. Tralasciando alcuni aspetti meramente giornalistici, come il desiderio di cercare o inventare scoop, ci concentriamo maggiormente sulla passione che questo sport fa nascere in noi tifosi, e allo scoop preferiamo la notizia passionale e vera.
Nel corso della sua breve vita, il settimanale ha visto l'avvicendarsi di nomi diversi, e ha dovuto affrontare varie complicazioni, ma ora sembra aver raggiunto un buon equilibrio. Com'è tipico di ogni tifoso giallorosso, non si molla mai."
lunedì 15 settembre 2008
Riapre l'Olimpo del calcio
Io sono ottimista e sempre più convinto che questa è una grande Roma anche dopo la sconfitta cocente di sabato. Bisogna aspettare. Il periodo negativo passerà al più presto, ne sono convinto.
Fortunatamente questa sera si rigioca. Ci vuole una iniezione di fiducia e la partita di oggi arriva nel momento giusto. In attesa che la piaga degli infortuni ci abbandoni e gli esiti della preparazione si facciano sentire conosciamo meglio l’avversario di Champions League.
Fortunatamente questa sera si rigioca. Ci vuole una iniezione di fiducia e la partita di oggi arriva nel momento giusto. In attesa che la piaga degli infortuni ci abbandoni e gli esiti della preparazione si facciano sentire conosciamo meglio l’avversario di Champions League.
CFR Cluj è la squadra di calcio di una ridente cittadina della Romania, capoluogo dell’omonimo distretto, di 300 mila abitanti.
La città, di origine medievale, è situata nella regione storica della Transilvania e costituisce uno dei centri accademici, culturali e industriali più importanti del paese. Dai tempi dell’occupazione austriaca svolge la funzione di capitale politica ed economica della regione.
Esattamente Cluj si trova nel nord-ovest della Romania, a circa 480 km a nord-ovest di Bucarest e a 400 km da Budapest, nella valle di Someşul.
Nel video l’inno della squadra cantato dai giocatori (...senza ridere però)
La città, di origine medievale, è situata nella regione storica della Transilvania e costituisce uno dei centri accademici, culturali e industriali più importanti del paese. Dai tempi dell’occupazione austriaca svolge la funzione di capitale politica ed economica della regione.
Esattamente Cluj si trova nel nord-ovest della Romania, a circa 480 km a nord-ovest di Bucarest e a 400 km da Budapest, nella valle di Someşul.
Nel video l’inno della squadra cantato dai giocatori (...senza ridere però)
Tornando per un attimo al Campionato italiano voglio, per ora, lanciare un monito: attenzione all’alleanza Inter-Fiorentina e al ritorno della Juve old style.
venerdì 12 settembre 2008
Mercato: tiriamo le somme
Vi ricordate quello che si diceva in Agli inguaribili musoni?
Forse vi chiedo troppo ma un lettore attento se lo dovrebbe ricordare soprattutto se in disaccordo con quanto espresso in quell’ormai lontano 13 giugno 2008. Io me lo ricordo, non foss’altro perché l’ho scritto io quel post.
Bene.
Oggi è il giorno in cui io e quelli che la pensavano come me si possono prendere i meriti e le soddisfazioni di ciò che si andava sostenendo. Siamo quasi a metà settembre, il calciomercato si è concluso da abbondante tempo e mi sembra il caso di tirare le somme.
Il 13 giugno 2008 scrivevo:
Aquilani, a detta di Pradè, al momento è incedibile (io credo che il ragazzo abbia bisogno solo di qualche certezza in più sul suo ruolo all’interno della squadra ma tutto si risolverà per il meglio). De Rossi ha sempre sostenuto che il suo rinnovo è pura formalità, vista l’intesa con la squadra e la voglia di rimanere a vita con questi colori addosso. Spalletti che smentisce tutto e tutti (poi magari tra qualche anno potrà anche andar via, perché no, ma onorerà questo contratto e questo progetto).
Gli unici giocatori importanti che la Roma potrebbe dar via quest’estate probabilmente sono Mancini e Giuly (che preferirebbe fare le sue ultime esperienze calcistiche in Francia, la sua nazione, prima di chiudere col calcio).
Oggi, 12 settembre 2008, la realtà dei fatti (e senza giri di parole) è questa:
Vucinic: risolta la comproprietà a totale favore della Roma attraverso un corrispettivo di 12 milioni di euro (valore della seconda metà del cartellino del calciatore) versati nelle casse del Lecce.
De Rossi: rinnovo del contratto con la Roma fino al 2012.
Aquilani: il giocatore, un paio di giorni fa dal ritiro della nazionale, ha dichiarato: «Questa storia - quella del rinnovo - è un’agonia più per voi e per la stampa in generale che per me. Io non ho mai rifiutato alcuna offerta da parte della Roma. Sono state fatte tante chiacchiere ma la mia volontà è nota, io voglio restare».
Aggiungo inoltre che il contratto del giovane centrocampista scadrà a giugno del 2010 e come ovvio fino ad ora non è stata una priorità nell’agenda dei lavori della società giallorossa. Un classico caso inventato e montato dai media, un sicuro appiglio per giudicare ottusamente e continuamente male l’operato manageriale della A.S.Roma.
Mancini: cessione definitiva all’Inter per 13 milioni.
Giuly: cessione definitiva al Paris Saint Germain per circa 3 milioni.
Queste sono state le principali operazioni avvenute nella sessione di mercato appena conclusa assieme agli acquisti di Riise, Loria, Baptista e Menez.
Spalletti, Mexes, Taddei e tutti gli altri protagonisti delle passate stagioni sono rimasti con noi, nonostante tutto quello che si ventilava nei quotidiani e nei media in generale.
Agli inguaribili musoni terminava così:
A tutti coloro che sono ancora scettici posso solo dire che sarà il tempo a sancire, come sempre, chi avrà ragione. Quindi vi aspetto e vi do appuntamento alla fine di questo calciomercato.
Io sarò pronto a riconoscere i miei errori e spero voi farete altrettanto.
Diciamo pure che questo blog, o chi ci scrive, non ha poteri magici o paranormali nel predire il futuro ma segue le vicende, cerca di attenersi il più possibile alla realtà, sceglie le fonti più attendibili e soprattutto dice sempre la verità, ovviamente quella che si riesce a conoscere, senza alcun condizionamento esterno.
Autoincensarsi non è mai bello ma ogni tanto, parafrasando un antico detto tutto nostrano, diamo a Talk about asr quel che è di Talk about asr.
Forse vi chiedo troppo ma un lettore attento se lo dovrebbe ricordare soprattutto se in disaccordo con quanto espresso in quell’ormai lontano 13 giugno 2008. Io me lo ricordo, non foss’altro perché l’ho scritto io quel post.
Bene.
Oggi è il giorno in cui io e quelli che la pensavano come me si possono prendere i meriti e le soddisfazioni di ciò che si andava sostenendo. Siamo quasi a metà settembre, il calciomercato si è concluso da abbondante tempo e mi sembra il caso di tirare le somme.
Il 13 giugno 2008 scrivevo:
Aquilani, a detta di Pradè, al momento è incedibile (io credo che il ragazzo abbia bisogno solo di qualche certezza in più sul suo ruolo all’interno della squadra ma tutto si risolverà per il meglio). De Rossi ha sempre sostenuto che il suo rinnovo è pura formalità, vista l’intesa con la squadra e la voglia di rimanere a vita con questi colori addosso. Spalletti che smentisce tutto e tutti (poi magari tra qualche anno potrà anche andar via, perché no, ma onorerà questo contratto e questo progetto).
Gli unici giocatori importanti che la Roma potrebbe dar via quest’estate probabilmente sono Mancini e Giuly (che preferirebbe fare le sue ultime esperienze calcistiche in Francia, la sua nazione, prima di chiudere col calcio).
Oggi, 12 settembre 2008, la realtà dei fatti (e senza giri di parole) è questa:
Vucinic: risolta la comproprietà a totale favore della Roma attraverso un corrispettivo di 12 milioni di euro (valore della seconda metà del cartellino del calciatore) versati nelle casse del Lecce.
De Rossi: rinnovo del contratto con la Roma fino al 2012.
Aquilani: il giocatore, un paio di giorni fa dal ritiro della nazionale, ha dichiarato: «Questa storia - quella del rinnovo - è un’agonia più per voi e per la stampa in generale che per me. Io non ho mai rifiutato alcuna offerta da parte della Roma. Sono state fatte tante chiacchiere ma la mia volontà è nota, io voglio restare».
Aggiungo inoltre che il contratto del giovane centrocampista scadrà a giugno del 2010 e come ovvio fino ad ora non è stata una priorità nell’agenda dei lavori della società giallorossa. Un classico caso inventato e montato dai media, un sicuro appiglio per giudicare ottusamente e continuamente male l’operato manageriale della A.S.Roma.
Mancini: cessione definitiva all’Inter per 13 milioni.
Giuly: cessione definitiva al Paris Saint Germain per circa 3 milioni.
Queste sono state le principali operazioni avvenute nella sessione di mercato appena conclusa assieme agli acquisti di Riise, Loria, Baptista e Menez.
Spalletti, Mexes, Taddei e tutti gli altri protagonisti delle passate stagioni sono rimasti con noi, nonostante tutto quello che si ventilava nei quotidiani e nei media in generale.
Agli inguaribili musoni terminava così:
A tutti coloro che sono ancora scettici posso solo dire che sarà il tempo a sancire, come sempre, chi avrà ragione. Quindi vi aspetto e vi do appuntamento alla fine di questo calciomercato.
Io sarò pronto a riconoscere i miei errori e spero voi farete altrettanto.
Diciamo pure che questo blog, o chi ci scrive, non ha poteri magici o paranormali nel predire il futuro ma segue le vicende, cerca di attenersi il più possibile alla realtà, sceglie le fonti più attendibili e soprattutto dice sempre la verità, ovviamente quella che si riesce a conoscere, senza alcun condizionamento esterno.
Autoincensarsi non è mai bello ma ogni tanto, parafrasando un antico detto tutto nostrano, diamo a Talk about asr quel che è di Talk about asr.
giovedì 11 settembre 2008
I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA STORIA
Dopo il successo di Testaccio dello scorso anno con gli "80 anni di tifo giallorosso" l'UTR presenta "I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA STORIA".
Una panoramica ricca di foto, cimeli e soprattutto ricordi degli anni gloriosi della As Roma con particolari inediti sui tre scudetti e sulla nascita della società giallorossa.
Da sabato 13 a domenica 28 settembre 2008 l'appuntamento è a Piazza del Popolo nella galleria L’Agostiniana accanto alla Basilica di S. Maria del Popolo.
L'ingresso è gratuito.
Orario: feriali dalle 12 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19. Nei giorni delle partite disputate dalla A.S. Roma la mostra rimarrà chiusa da 2 ore prima a 2 ore dopo gli incontri
Locandina dell'evento
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giovedì 4 settembre 2008
Ancora tanta fame di questa Roma
La prima di campionato è stata solo un fastidioso miraggio. Roma Napoli 1-1... poi 14 giorni senza Magica, 2 settimane di astinenza forzata per via di una nazionale che rispecchia lo stato in cui versa la nostra amata Italia pervasa da raccomandati, potenti viziati e poltrone, quelle che contano, sempre occupate dalle stesse persone da una vita (la loro).
Io invece ho tanta voglia di rivedere la mia squadra all’opera, le prodezze di Totti, la forza straripante di Baptista, la danza di Vucinic, la magia di Menez, la romanità di De rossi e Aquilani, l’orgoglio di Mexes. Ho tanta voglia di zittire tutte le voci che girano in questi giorni: Baptista come Fabio Junior, gli mancano i fondamentali, Riise troppo rigido e lento, Menez peggio di Faty, una frana.
A me questa Roma fa sognare, fa volare in alto, fa gioire. La partita con il Napoli me ne ha dato la conferma. Contro la migliore squadra del campionato allo stato attuale, fresca, veloce, giovane e con un mese in più di preparazione eppure questa Roma ha retto, a tratti ha dominato, poi hanno ceduto le gambe, ancora troppo stanche, troppo imballate per poter reggere i 90 minuti. In quell’ultimo quarto d’ora abbiamo rischiato anche di perdere ma, lo ricordo a tutti, anche di vincere. È stata una partita vera, combattuta e per questo gli onori vanno fatti anche al Napoli ed al suo gran bel tecnico. Un Reja bistrattato o tutt’al più poco considerato da media e opinione pubblica solo perché in questo mondo più che quello che riesci a fare conta quello che riesci ad esibire. La lista dei fantocci mediatici ve la risparmio, sarebbe troppo lunga e non ne varrebbe la pena.
Quest’anno la campagna acquisti è stata realizzata con un esborso, non indifferente, di circa 45 milioni di euro eppure c’è chi la giudica come disastrosa o poco oculata solo per una partita pareggiata. Nella stessa giornata stecca il Milan che perde con la neopromossa Bologna e pareggiano Inter, Fiorentina, Juventus ma anche il Chelsea (1-1 in casa col Tottenham), e addirittura perdono le due regine del calcio spagnolo Barcellona e Real Madrid sconfitte entrambe per 1-0, ma la campagna acquisti disastrosa rimane sempre la nostra, quella della A.S. Roma. Ancora ricordo il titolo della Domenica Sportiva che tuonava: “Eclissi di Roma”, quando un attimo prima si era parlato e anche bene di Inter e Milan.
Nell’attesa dei santini di Mourinho, per gli amici Mou, e quelli di Cannavaro nuovo patrono di Napoli, da ieri in stampa, gustatevi i video qui sotto...
Io invece ho tanta voglia di rivedere la mia squadra all’opera, le prodezze di Totti, la forza straripante di Baptista, la danza di Vucinic, la magia di Menez, la romanità di De rossi e Aquilani, l’orgoglio di Mexes. Ho tanta voglia di zittire tutte le voci che girano in questi giorni: Baptista come Fabio Junior, gli mancano i fondamentali, Riise troppo rigido e lento, Menez peggio di Faty, una frana.
A me questa Roma fa sognare, fa volare in alto, fa gioire. La partita con il Napoli me ne ha dato la conferma. Contro la migliore squadra del campionato allo stato attuale, fresca, veloce, giovane e con un mese in più di preparazione eppure questa Roma ha retto, a tratti ha dominato, poi hanno ceduto le gambe, ancora troppo stanche, troppo imballate per poter reggere i 90 minuti. In quell’ultimo quarto d’ora abbiamo rischiato anche di perdere ma, lo ricordo a tutti, anche di vincere. È stata una partita vera, combattuta e per questo gli onori vanno fatti anche al Napoli ed al suo gran bel tecnico. Un Reja bistrattato o tutt’al più poco considerato da media e opinione pubblica solo perché in questo mondo più che quello che riesci a fare conta quello che riesci ad esibire. La lista dei fantocci mediatici ve la risparmio, sarebbe troppo lunga e non ne varrebbe la pena.
Quest’anno la campagna acquisti è stata realizzata con un esborso, non indifferente, di circa 45 milioni di euro eppure c’è chi la giudica come disastrosa o poco oculata solo per una partita pareggiata. Nella stessa giornata stecca il Milan che perde con la neopromossa Bologna e pareggiano Inter, Fiorentina, Juventus ma anche il Chelsea (1-1 in casa col Tottenham), e addirittura perdono le due regine del calcio spagnolo Barcellona e Real Madrid sconfitte entrambe per 1-0, ma la campagna acquisti disastrosa rimane sempre la nostra, quella della A.S. Roma. Ancora ricordo il titolo della Domenica Sportiva che tuonava: “Eclissi di Roma”, quando un attimo prima si era parlato e anche bene di Inter e Milan.
Nell’attesa dei santini di Mourinho, per gli amici Mou, e quelli di Cannavaro nuovo patrono di Napoli, da ieri in stampa, gustatevi i video qui sotto...
Julio Baptista
Jérémy Menez
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