Vi ricordate quello che si diceva in Agli inguaribili musoni?
Forse vi chiedo troppo ma un lettore attento se lo dovrebbe ricordare soprattutto se in disaccordo con quanto espresso in quell’ormai lontano 13 giugno 2008. Io me lo ricordo, non foss’altro perché l’ho scritto io quel post.
Bene.
Oggi è il giorno in cui io e quelli che la pensavano come me si possono prendere i meriti e le soddisfazioni di ciò che si andava sostenendo. Siamo quasi a metà settembre, il calciomercato si è concluso da abbondante tempo e mi sembra il caso di tirare le somme.
Il 13 giugno 2008 scrivevo:
Aquilani, a detta di Pradè, al momento è incedibile (io credo che il ragazzo abbia bisogno solo di qualche certezza in più sul suo ruolo all’interno della squadra ma tutto si risolverà per il meglio). De Rossi ha sempre sostenuto che il suo rinnovo è pura formalità, vista l’intesa con la squadra e la voglia di rimanere a vita con questi colori addosso. Spalletti che smentisce tutto e tutti (poi magari tra qualche anno potrà anche andar via, perché no, ma onorerà questo contratto e questo progetto).
Gli unici giocatori importanti che la Roma potrebbe dar via quest’estate probabilmente sono Mancini e Giuly (che preferirebbe fare le sue ultime esperienze calcistiche in Francia, la sua nazione, prima di chiudere col calcio).
Oggi, 12 settembre 2008, la realtà dei fatti (e senza giri di parole) è questa:
Vucinic: risolta la comproprietà a totale favore della Roma attraverso un corrispettivo di 12 milioni di euro (valore della seconda metà del cartellino del calciatore) versati nelle casse del Lecce.
De Rossi: rinnovo del contratto con la Roma fino al 2012.
Aquilani: il giocatore, un paio di giorni fa dal ritiro della nazionale, ha dichiarato: «Questa storia - quella del rinnovo - è un’agonia più per voi e per la stampa in generale che per me. Io non ho mai rifiutato alcuna offerta da parte della Roma. Sono state fatte tante chiacchiere ma la mia volontà è nota, io voglio restare».
Aggiungo inoltre che il contratto del giovane centrocampista scadrà a giugno del 2010 e come ovvio fino ad ora non è stata una priorità nell’agenda dei lavori della società giallorossa. Un classico caso inventato e montato dai media, un sicuro appiglio per giudicare ottusamente e continuamente male l’operato manageriale della A.S.Roma.
Mancini: cessione definitiva all’Inter per 13 milioni.
Giuly: cessione definitiva al Paris Saint Germain per circa 3 milioni.
Queste sono state le principali operazioni avvenute nella sessione di mercato appena conclusa assieme agli acquisti di Riise, Loria, Baptista e Menez.
Spalletti, Mexes, Taddei e tutti gli altri protagonisti delle passate stagioni sono rimasti con noi, nonostante tutto quello che si ventilava nei quotidiani e nei media in generale.
Agli inguaribili musoni terminava così:
A tutti coloro che sono ancora scettici posso solo dire che sarà il tempo a sancire, come sempre, chi avrà ragione. Quindi vi aspetto e vi do appuntamento alla fine di questo calciomercato.
Io sarò pronto a riconoscere i miei errori e spero voi farete altrettanto.
Diciamo pure che questo blog, o chi ci scrive, non ha poteri magici o paranormali nel predire il futuro ma segue le vicende, cerca di attenersi il più possibile alla realtà, sceglie le fonti più attendibili e soprattutto dice sempre la verità, ovviamente quella che si riesce a conoscere, senza alcun condizionamento esterno.
Autoincensarsi non è mai bello ma ogni tanto, parafrasando un antico detto tutto nostrano, diamo a Talk about asr quel che è di Talk about asr.
venerdì 12 settembre 2008
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