venerdì 16 maggio 2008

Conoscere l'avversario... a volte gratifica, anche se si arriva secondi

Questo post lo voglio dedicare all’Inter. Si lo so che parliamo di Roma ma ogni tanto uscir fuori dal contesto ci fa bene. È come aprire la finestra e guardare oltre, guardare al di là delle nostre mura domestiche che tanto amiamo e tanto ci fanno stare bene soprattutto quando, magari dopo una giornata intensa di lavoro e di fatiche, ci fanno rilassare escludendoci dall’esterno, ci fanno staccare la spina.
La nostra Roma è un pò così, come la nostra casa. Un rifugio dai pensieri e dalle problematiche di tutti i giorni, un punto (ideale e concreto al contempo) d’incontro e di aggregazione con le persone più care o con le quali condividi la tua stessa passione.

Il mondo esterno non è bellissimo, non è fiabesco come vorrebbero farci credere. Un mondo sorretto dalla superficialità, dall’immagine, dall’apparire non è sempre piacevole da vivere. Anche perché quello che noi percepiamo di tutto ciò che ci circonda è solamente un modello rappresentato della realtà. In questo, è ovvio, la comunicazione gioca un ruolo fondamentale e di conseguenza i media di massa ne sono i principali attori. Come pensate di informarvi su ciò che vi circonda? E quindi, in che modo riuscite a dargli senso? La maggior parte di voi risponderà leggendo i giornali, guardando la tv, ascoltando la radio. Giustissimo. Le persone sono impegnate, lavorano, svolgono la propria vita intensamente, non è che possono passare la loro quotidianità a reperire ed elaborare informazioni. Capite bene, quindi, che quello dei media diviene un ruolo fondamentale per la vita (democratica aggiungerei) di un paese. Ma cosa accadrebbe se i “comunicatori” cominciassero a raccontarci ciò che vogliono? Se i media informassero per convenienze, giochi di potere, interessi o stereotipi? Insomma, se qualcuno (una, cento, mille persone non è questo fondamentale) tenesse “per le palle” l’informazione?
Bisogna quindi stare attenti, aprire gli occhi quanto più possibile e soprattutto cercare di avere più fonti a cui attingere per reperire notizie. Si corre il rischio, altrimenti, di credere pacifista un popolo aggressivo oltre i propri confini, morta una persona che non lo è, onesto uno che delinque.

Il calcio, se è vero quanto si dice, è uno spaccato della società in cui viviamo. In esso, come accade quando usciamo fuori di casa, ci sono persone oneste e persone disoneste, doppie facce e finti buonismi, personaggi coerenti ed altri meno.

Proprio ieri è uscita la notizia, ripresa un pò su tutti i quotidiani, dei rapporti tra Mancini (allenatore dell’Inter), i suoi collaboratori, alcuni calciatori e Domenico Brescia. Brescia è un pregiudicato con precedenti per omicidio, associazione mafiosa coinvolto, in passato, anche in indagini su stupefacenti.
Il tutto emerge da un’inchiesta dei Carabinieri che, da alcune intercettazioni, hanno riscontrato la presenza di alcune conversazioni tra Brescia e Mancini in cui non sono stati rilevati, al momento, risvolti penali ma sgradevoli colloqui (si parla di donne e orologi con riferimento anche ad altri pregiudicati e ad un latitante).
Queste nuove intercettazioni uscite a così pochi giorni dall’ultima giornata di campionato (tanto più che, a quanto pare, non ci sia niente di illecito) mi fanno un pò pensare. È come se qualcuno tentasse di destabilizzare un ambiente già abbastanza caotico. Certamente non può esser la Roma, non ha sicuramente questo potere mediatico (anzi la ritengo un vaso di cristallo in una gabbia di elefanti) ma potrebbe esser qualcuno divenuto recentemente ancor più potente che si vuole vendicare di qualcosa.
Nella stessa giornata di ieri infatti esce anche lo sfogo di Vieri su Moratti in un’intervista su SKY Sport 1 per “I signori del gol” in onda alle 21:

-
Tu hai dato tanto all’Inter. Ti saresti aspettato di esser pedinato?
È difficile trovare le parole. Io penso di aver dato tanto all’Inter e non meritavo un trattamento così. Così è uno schifo, non è bello. Hanno fatto una cosa non bella, è una vigliaccata andare ad intercettare le telefonate delle persone. Non si fa. Infatti c’è una causa in corso.

- Ti ha deluso Moratti?
Sicuramente si, perché è stato lui a fare tutto quanto, però fa parte della vita.

Anche questo può esser frutto di coincidenze? Affermazioni così pesanti rese note nello stesso giorno della notizia sulle intercettazioni? Secondo me no, ma ognuno si faccia l’opinione che ritiene più opportuna.


A prescindere da tutto ciò, comunque, a me non sembra che l’Inter di questi ultimi anni sia un esempio di trasparenza. Non voglio parlare di passate intercettazioni, di arbitraggi a dir poco vergognosi che hanno pesantemente condizionato questo campionato (senza che nessuno lo dicesse), delle scuse di Collina per gli errori arbitrali, di vicende Telecom non proprio positive. Mi basta valutare :



  • quanto disse la Covisoc a proposito dei bilanci dell’Inter: la società di Massimo Moratti non aveva i requisiti per l’iscrizione al campionato 2005-2006, quello dello scudetto vinto a tavolino dopo la retrocessione della Juventus in B per calciopoli (come scritto negli articoli di Corriere della Sera e Repubblica nel giugno dello scorso anno);



  • l'ingaggio di Mancini come allenatore. Divenuto tale senza gavetta, e ancor più grave, senza aver fatto il corso e seguito l’iter di Coverciano per acquisirne il patentino (concesso grazie all’appoggio della GEA di cui lo stesso Mancini ha fatto parte, come si evince dalle dichiarazioni di Chiara Geronzi) e oggi acerrimo nemico di Moggi e della stessa GEA;



  • alcune considerazioni di Beppe Grillo (non ancora denunciato per quanto affermato) su Moratti e la sua Saras:





tra l’altro una delle principali fonti nazionali di inquinamento atmosferico secondo una classifica stilata dal Sole24 ore (alcuni articoli Il Sardegna , L’altra voce)


E poi, sarà banale, ma me lo sono sempre chiesto: non ci trovate una sorta di leggero “conflitto d’interessi” nella denominazione del campionato di serie A (oggi serie A Tim) o nel nome della Coppa Italia (oggi Tim Cup)?
Sara stupido pensarlo ma a me sembra ancora più stupido non farlo. Siamo per eccellenza il paese del conflitto d’interessi.
.

Nessun commento: