Corre l’anno 3001, Roma è una città divisa. Un terremoto ha aperto una enorme crepa nel suolo squarciando in due la città. È il caos più totale. La crepa è venerata come una divinità, mentre il Nuovo romano impero è salito al potere ed ha diviso la popolazione in due su base economica. L’unica possibilità di riscatto dei reietti sembra “la coppa”, il torneo di calcio che Tiberio ha intenzione di vincere... per salvare il futuro di Roma.
Il video nasce da una campagna pubblicitaria Nike del 2001 lanciata in Italia ed in particolare nella nostra regione. La campagna, legata all’organizzazione di un torneo di calcio a 5 tenuto a Roma, è stata supportata dai tradizionali mezzi di comunicazione: quotidiani, cartellonistica, radio e televisione. Ma c’è di più. Grazie al lavoro del talento croato Danijel Zezelj, che ne ha curato la parte grafica, quello che poteva essere il solito spot televisivo si è trasformato in un affresco animato ed ha preso fisicamente forma anche in uno splendido fumetto presentato in allegato al quotidiano LaRepubblica.
Partendo da uno spunto semplice e funzionale alla campagna promozionale, Zezelj sviluppa la storia in maniera sorprendente. La narrazione per immagini è di grande efficacia ed emoziona al primo sguardo. Le didascalie, secche e decise, sono sempre azzeccate e si sposano alla perfezione con la drammaticità e la tensione di cui è intrisa ogni tavola.
L’intera vicenda, poi, può essere benissimo letta come una metafora della nostra vita di tutti i giorni contro l’emarginazione, il razzismo e la violenza imperanti nello sport come nel quotidiano. Inoltre, si intuisce che nel mirino di Zezelj ci siano anche l'ingegneria genetica e la globalizzazione (si proprio in un fumetto Nike, strano ma vero!).
Oggi tale video, visto, scaricato, embeddato, può esser considerato un esempio di marketing virale a tutti gli effetti con una particolarità in più: la diffusione ancora prorompente a distanza di 7 anni.
Complimenti alla Nike ma soprattutto a Zezelj.
sabato 4 ottobre 2008
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