
Il video nasce da una campagna pubblicitaria Nike del 2001 lanciata in Italia ed in particolare nella nostra regione. La campagna, legata all’organizzazione di un torneo di calcio a 5 tenuto a Roma, è stata supportata dai tradizionali mezzi di comunicazione: quotidiani, cartellonistica, radio e televisione. Ma c’è di più. Grazie al lavoro del talento croato Danijel Zezelj, che ne ha curato la parte grafica, quello che poteva essere il solito spot televisivo si è trasformato in un affresco animato ed ha preso fisicamente forma anche in uno splendido fumetto presentato in allegato al quotidiano LaRepubblica.
Partendo da uno spunto semplice e funzionale alla campagna promozionale, Zezelj sviluppa la storia in maniera sorprendente. La narrazione per immagini è di grande efficacia ed emoziona al primo sguardo. Le didascalie, secche e decise, sono sempre azzeccate e si sposano alla perfezione con la drammaticità e la tensione di cui è intrisa ogni tavola.
L’intera vicenda, poi, può essere benissimo letta come una metafora della nostra vita di tutti i giorni contro l’emarginazione, il razzismo e la violenza imperanti nello sport come nel quotidiano. Inoltre, si intuisce che nel mirino di Zezelj ci siano anche l'ingegneria genetica e la globalizzazione (si proprio in un fumetto Nike, strano ma vero!).
Oggi tale video, visto, scaricato, embeddato, può esser considerato un esempio di marketing virale a tutti gli effetti con una particolarità in più: la diffusione ancora prorompente a distanza di 7 anni.
Complimenti alla Nike ma soprattutto a Zezelj.
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